Nel dibattito pubblico si procede spesso a ondate. Ci sono temi caldi che, nel giro di qualche settimana o addirittura giorno, si raffreddano fino ad essere relegati ai margini della discussione. Senz’altro, tra i temi caldi degli ultimi mesi vi è quello della riforma della giustizia, tema sempre più polarizzato tra posizioni giustizialiste e posizioni garantiste. Ma, provando a superarle entrambe, ci troveremo nel mezzo di una tematica controversa che merita analisi approfondite. Partendo da tali presupposti, la redazione di Policlic ha ritenuto opportuno dedicare un numero al tema della
giustizia. Dal punto di vista storico, si è ripercorsa la parabola politica di Alfredo Rocco (l’ideatore e il realizzatore del Codice penale del fascismo) e di Enrico Pessina (il giurista che si occupò di aborto nella fase di unificazione del Paese). Un numero così complesso e delicato necessita di molte riflessioni e analisi giuridiche e, per questa ragione, il lettore troverà approfondimenti sulla mediazione civile (strumento interessante per snellire i processi), sulla preoccupante situazione della legalità e della giustizia in Messico, e su un tema attualissimo quale la rilevanza penale dell’uso personale della
cannabis. A corollario del lavoro svolto per questo numero, Policlic ha l’onore e il piacere di ospitare l’editoriale di Maria Cristina Rizzo, Sostituto Procuratore Generale della Corte d’Appello di Lecce. Si tratta di uno scritto che punta il focus su quello che dovrebbe essere l’obiettivo di ogni riforma sul tema: una giustizia vera per la collettività.
In questo numero GIUSTIZIA VERA COME OBIETTIVO Tra riforme giudiziarie e cambiamenti sociali di Maria Cristina Rizzo IL GIURISTA DEL REGIME Alfredo Rocco tra il Tribunale speciale e il Codice penale di Emanuele Del Ferraro Tra il 1925 e il 1932 Alfredo Rocco mantenne ininterrottamente la guida del Ministero della Giustizia. Rocco fu fondamentale per la nascita e il consolidamento del regime fascista, dapprima con le “leggi fascistissime”, poi con la riforma del Codice penale e del Codice di procedura penale. Nell’articolo si esaminano in particolare due tra le più importanti azioni di Rocco: la creazione del Tribunale speciale per la difesa dello Stato e la stesura del nuovo Codice penale.
IL RUOLO DEI GIURISTI NEL PROCESSO DI UNIFICAZIONE LEGISLATIVA ITALIANA La figura di Enrico Pessina e gli studi sull’aborto di Luca Battaglia Il 17 marzo del 1861 è una data spartiacque: in seguito alla proclamazione del Regno d’Italia mutarono le istanze e i problemi che i giuristi furono chiamati ad affrontare e a risolvere. In un contesto di profonda incertezza, i giuristi rappresentarono il punto di riferimento e di aggregazione di un’Italia unita ma non ancora unificata e, per questo, esposta a pericoli. Il loro contributo fu fondamentale sia per l’unificazione legislativa che per la costruzione di un diritto propriamente italiano. Centrale la figura del napoletano Enrico Pessina: a lui si devono studi sull’aborto contenuti nell’Enciclopedia Giuridica Italiana (monumentale opera necessaria alla costruzione di una cultura giuridica eminentemente italiana, dopo secoli di divisioni).
LA COLTIVAZIONE DELLA CANAPA A USO PERSONALE SULLA VIA DELLA DEPENALIZZAZIONE L’uso personale ne esclude la rilevanza penale? di Fiorenza Beninato Negli ultimi anni, la coltivazione della canapa in Italia è stata al centro di accesi dibattiti di ordine sia etico/morale che politico. Ricostruito l’assetto normativo vigente, l’articolo esamina i principali orientamenti espressi sul punto dalla giurisprudenza e approfondisce la proposta di riforma da poco al vaglio del Parlamento.
LA DIFFICOLTÀ DI OTTENERE GIUSTIZIA E LA DUBBIA INDIPENDENZA DEL SISTEMA GIUDIZIARIO IN MESSICO Un’analisi delle cause e delle conseguenze dell’impunità in Messico di Francesca Cerocchi Narcotraffico, femminicidio, rapimenti e sparizioni. Questi sono problemi che affliggono il Messico e per i quali la situazione non sembra migliorare. L’obiettivo dell’articolo è capire come l’impunità risulti un fattore che aumenta la presenza di violenza e criminalità in Messico; di come la mancanza di una reale indipendenza del sistema giudiziario e il ruolo svolto dalla polizia nelle indagini rappresentino elementi che contribuiscano a rendere l’impunità così diffusa.
LA MEDIAZIONE CIVILE COME ANTIDOTO AL PROCESSO La strada per la degiurisdizionalizzazione del contenzioso di Roberta Manno Il presente articolo, dopo una breve introduzione sulle ADR, prende in esame il ruolo e la funzione giuridica della mediazione, sviscerandone i punti salienti quali la degiurisdizionalizzazione, il procedimento, il ruolo del mediatore, il ruolo del legale e le varie ipotesi di mediazione obbligatoria.