Il 13 gennaio 1935, con un plebiscito, i cittadini della regione della Saar, storicamente tedesca, votarono, a schiacciante maggioranza, per la riunificazione con la Germania.
Il perché la regione della Saar non fosse allora unita alla Germania va ricercata nel Trattato di pace di Versailles, con il quale si diede un nuovo ordine all’Europa a seguito della Prima guerra mondiale. La Saar, regione dal sottosuolo ricco al confine tra Francia e Germania, fu tolta dal Trattato di Versailles alla Germania e fu posta sotto il controllo della Società delle Nazioni per 15 anni; la Francia avrebbe potuto, in quegli anni, sfruttare le miniere della Regione. Alla scadenza di questo periodo, era già previsto che dovessero essere gli abitanti della Saar a decidere il loro destino.
Il plebiscito si tenne il 13 gennaio 1935, e tutti gli abitanti della Saar con più di venti anni, senza distinzione di sesso furono chiamati alle urne per scegliere tra tre opzioni: riunificarsi alla Germania; unirsi alla Francia; restare sotto il controllo della Società delle Nazioni.
Il voto, macchiato dalle violenze naziste volte a favorire l’unione con la Germania, diede comunque un responso chiarissimo: oltre il 90% dei votanti si espresse a favore della riunificazione della Germania, poco meno dell’8% per il mantenimento della regione sotto il controllo della Società delle Nazioni, e soltanto meno dello 0,5% votò per l’annessione alla Francia.
A seguito di questo plebiscito, il 1° marzo 1935, la Saar tornò sotto il pieno controllo della Germania.
Riferimenti bibliografici
James K. Pollock, The Saar Plebiscite, in “American Political Science Review” II (1935), pp. 275-282.
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Immagine: Mappa della Saar, Splee/Wikimedia Commons, licenza CC BY-SA 3.0, https://en.wikipedia.org/wiki/1935_Saar_status_referendum#/media/File:Saarbeckengebiet_map.gif