Il 28 febbraio 870 si tenne l’ultima sessione del quarto Concilio di Costantinopoli, l’ottavo ecumenico secondo la Chiesa cattolica, mentre la Chiesa ortodossa avrebbe rigettato il carattere ecumenico di tale concilio.
L’esigenza di tenere un concilio si venne a creare nella metà del IX secolo, a seguito di una serie tensioni intercorse tra il papato e l’Impero bizantino, in particolar modo sul tema della nomina dei patriarchi e dell’autonomia della chiesa orientale rispetto a Roma.
In particolare, nell’858 era stato eletto patriarca Fozio, un uomo molto colto e caratterialmente molto forte, che operò in due direzioni: da un lato Fozio tentò di limitare l’ingerenza imperiale sulla chiesa e di contrastare la tendenza cesaropapista che era divenuta molto evidente negli anni precedente, dall’altro di preservare l’autonomia della chiesa bizantina da Roma, senza compromessi.
La sua seconda posizione, in particolare, causò le ire del papa Niccolò I, che nell’867 scomunicò in patriarca. Stante la situazione tesa, allora, si decise di convocare un concilio, che si tenne a Costantinopoli tra l’869 e l’870.
Al concilio si contrapposero la chiesa bizantina e quella romana, con dei temi che, peraltro, erano destinati a riproporsi nei decenni successivi e che portarono al definitivo scisma del 1054, ma in questa situazione si riuscì a evitare la rottura definitiva.
In particolare, durante il concilio venne deposto Fozio, con la complicità dell’imperatore bizantino Basilio I, che non voleva compromettere i rapporti con il pontefice e il papato.
Riferimenti bibliografici
- Cortonesi, Il Medioevo. Profilo di un millennio, Carocci, Roma 2012, p. 60
Immagine: un monaco si prostra ai piedi del patriarca Fozio (History of John Skylitzes/Wikimedia Commons, XIII secolo, autore sconosciuto. Pubblico dominio, link: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/df/Santabarenos_the_monk_throws_himself_at_the_feet_of_Patriarch_Photios.jpg?uselang=it)
Tutti i link sono stati consultati il 26/02/2023