Il 27 aprile 2020 usciva il primo numero della nostra rivista di approfondimento: Policlic n. 0. La pandemia era da poco esplosa in tutta la sua gravità e i cittadini italiani, come quelli di tutto il mondo, erano spaventati e disorientati. Con il nostro lavoro
abbiamo provato a fare luce su una delle fasi più buie della storia dell’umanità; ora, a un anno di distanza, siamo di nuovo qui ad approfondire vari aspetti rilevanti del rapporto tra uomo e malattia, tra cittadinanza e pandemia, per comprendere a che
punto siamo nella lotta contro la COVID-19.
Il numero 11 è aperto dall’editoriale del pedagogista Roberto Maragliano, professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, che si sofferma su uno dei temi più scottanti e conflittuali della fase pandemica: la scuola. Come in ogni edizione passata, non poteva mancare una corposa analisi storica, che in questo caso fa tappa sulle epidemie di influenza (un tempo temuta almeno quanto la COVID) e sulla scoperta dei vaccini.
Si entra quindi nel merito delle questioni giuridiche relative all’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, argomento nodale dal punto di vista del diritto costituzionale. Si dà spazio, inoltre, alla interessante testimonianza di un medico direttamente impegnato nella campagna vaccinale, il dottor Giorgio Colletti, che ci aiuta a capire meglio la differenza tra i vari tipi di vaccinazione disponibili. L’intervista di questo mese dà la parola al noto divulgatore scientifico Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, che offre la sua prospettiva sulla situazione vaccinale in Italia e non solo.
Completano il numero alcune riflessioni sulle conseguenze socio-culturali della crisi pandemica: dal problematico legame tra informazione scientifica ed esposizione mediatica, all’impatto sociale e psicologico della pandemia e delle misure di contenimento, al rapporto tra mondo scritto e mondo non scritto nella nuova dimensione spaziale in cui siamo confinati.
Policlic vi augura una buona lettura!
IN QUESTO NUMERO
UN’ISTRUZIONE NON SOLO A SCUOLA
di Roberto Maragliano
Nell’anno di pandemia abbiamo imparato tante cose. Di una in particolare non dovremmo dimenticarci in futuro: nelle situazioni di crisi, i problemi che coinvolgono le pratiche sociali, e che dunque hanno maggiore impatto sulle nostre esistenze, non possono essere affrontati solo in termini politico-amministrativi. Il più delle volte riflettono profonde questioni di identità delle istituzioni stesse entro cui e per cui operiamo, e perciò a quel livello vanno affrontate. Ciò vale anche e soprattutto per la formazione, che deve essere aiutata a uscire dalla condizione di isolamento.
LA PIÙ EFFICACE ARMA CONTRO L’INFLUENZA
Storia dei vaccini antinfluenzali
di Emanuele Del Ferraro
Oggi l’influenza è considerata, almeno nel mondo occidentale, come una malattia poco grave, quasi banale. In realtà, nel corso dei secoli epidemie e pandemie di influenza hanno causato numerosissimi morti in tutto il mondo. Evitare ciò è stato possibile solo grazie allo sviluppo dei vaccini contro l’influenza, i quali consentono una prevenzione che, ad oggi, è ancora l’unica arma davvero efficace.
LA SCOPERTA DEI VACCINI
Dall’epidemia di vaiolo alle intuizioni di Edward Jenner
di Luca Battaglia
L’invenzione della tecnica della vaccinazione si deve a un medico e naturalista inglese, Edward Jenner, che grazie alle sue intuizioni ha permesso di sconfiggere una delle più pericolose epidemie di tutti i tempi: il vaiolo. Nel presente contributo si analizzeranno le varie tappe che hanno portato alla nascita della moderna immunologia e di come l’esistenza dei vaccini rappresenti un importante strumento di difesa per la salute collettiva.
IL DIRITTO AL VACCINO PUÒ DIVENTARE UN OBBLIGO?
SARS-CoV-2 e obbligo vaccinale
di Fiorenza Beninato
La pandemia da SARS-CoV-2 ha portato alla ribalta il tema della costituzionalità di leggi che introducano obblighi di vaccinazione, su cui la Consulta si è già espressa in passato. Indubbiamente, l’intervento del legislatore non può essere sganciato dal contesto concreto in cui si trova a operare, anche perché deve calibrare altri valori in gioco, quale tra tutti la libertà di autodeterminazione. Il presente elaborato analizza l’obbligo vaccinale contro la COVID-19 introdotto a carico degli operatori del mondo sanitario dal decreto n. 44/2021.
“MA LI POSSO RIABBRACCIARE I MIEI NIPOTI DOPO IL VACCINO?”
Dubbi, paure e lavoro dietro alla campagna di vaccinazione di massa più importante del XXI secolo.
di Giorgio Colletti
Per la testimonianza di questo numero Policlic mette nero su bianco le parole di Giorgio Colletti, medico USCAR del Lazio direttamente impegnato nella campagna vaccinale. Quella che ci ha raccontato è una storia di angoscia ma anche di speranza, di un rapporto di sincerità e trasparenza con i pazienti, soprattutto quelli più anziani, che vorrebbero tornare alla vita di sempre, con gli affetti di sempre. Facendo anche un po’ di chiarezza sulle varie tipologie di vaccinazioni.
SCIENZA E BISOGNO DI INFORMAZIONE
Intervista al professor Andrea Crisanti
di Federico Paolini
Da un anno a questa parte li vediamo spesso in TV, a parlare di pandemia, contagi e vaccini. La categoria dei cosiddetti “virologi” o “epidemiologi” (definizione spesso non corretta) ha avuto un’esposizione mediatica importante da quando è scoppiata la pandemia da COVID-19. Per questo motivo e non solo, Policlic ha deciso di intervistare un diretto interessato, Andrea Crisanti – microbiologo, accademico e divulgatore scientifico dell’Università di Padova –, con cui si è parlato di campagna vaccinale, di AstraZeneca, di possibili riaperture e anche di politica.
UN VACCINO PER LA COMUNICAZIONE, UNA COMUNICAZIONE PER IL VACCINO
A distanza di un anno, quali effetti ha avuto la “virocrazia” sull’informazione medico-scientifica?
di Francesco Moscarella
La gestione della comunicazione durante la pandemia ha messo in luce, già un anno fa, diverse problematiche relative allo stato dell’informazione scientifica in Italia e del rapporto tra mass media generalisti e scienza. La progressiva spettacolarizzazione e velocizzazione dell’informazione di settore e del ruolo dello scienziato sembrano aver ulteriormente allontanato la popolazione da un rapporto sano con la scienza.
GLI EFFETTI DELLA COVID-19 SULLA SOCIETÀ ITALIANA
Come è cambiato il tessuto sociale italiano dopo un anno di pandemia
di Alessandro Lugli
La pandemia da COVID-19 rappresenta la più grave crisi affrontata dalla società italiana a partire dal Secondo dopoguerra. Tra alti tassi di mortalità, chiusura delle attività lavorative, limitazione degli spostamenti e distanziamento sociale, il nuovo coronavirus ha determinato enormi cambiamenti nella quotidianità degli italiani. L’articolo intende analizzare le principali ripercussioni della pandemia da COVID-19 sulla società da un punto di vista morale, psicologico, sociale ed economico, a più di un anno dall’introduzione delle prime strategie per il contenimento dell’emergenza sanitaria.
IL PESO DEL MONDO SCRITTO
Un invito a “salire la scrittura” in tempi di sovrapproduzione di narrazioni e riduzione dell’esperienza
di Simone Di Biasio
A partire da una riflessione di Italo Calvino tra “mondo scritto e mondo non scritto”, si cerca d’indagare le cause che hanno portato ad una sovrapproduzione (di scrittura, ma non solo) in un momento storico segnato dalla riduzione dello spazio-tempo. Intanto, a proposito di spazio, una epocale conquista è stata compiuta: durante una pandemia “mondiale” l’uomo è atterrato su Marte, sebbene non con il proprio corpo. L’uomo è salito: un buon insegnamento anche per chi adopera l’ingegno e la narrazione.