Folle e geniale, breve biografia di Vincent Van Gogh
Vincent Willem van Gogh (Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890), figlio primogenito di un pastore protestante molto severo (prese il nome dal fratello, nato già morto l’anno precedente), iniziò a dipingere alla tarda età di ventisette anni.
Autore di quasi novecento dipinti e più di mille disegni (ben trentasette autoritratti), prodotti soprattutto negli ultimi due anni prima della morte, Van Gogh soffrì spesso di disturbi mentali durante la sua breve vita (morì a soli trentasette anni).
Molte informazioni sulla vita e sulle problematiche dell’artista, si deducono dalla corrispondenza epistolare tra il pittore e il fratello minore Théo, suo intimo amico e confidente, nonché finanziatore.
Lettore insaziabile, tradusse la Bibbia in diverse lingue e la sua vocazione religiosa lo condusse a vivere per un periodo, in condizioni di estrema povertà, tra i minatori belgi di Wasmes. L’interesse verso i poveri e deboli appare chiaro in alcune sue opere (es.”I mangiatori di patate”).
All’inverno 1886 risale invece l’incontro con Paul Gauguin (venerato da Van Gogh). Vincent ospitò per un breve periodo Gauguin nella sua casa di Arles. La turbolenta convivenza dei due portò, come racconta la cronaca, al folle “incidente” durante il quale Van Gogh si tagliò il lobo dell’orecchio sinistro con un rasoio il 23 dicembre 1888, vivendo la partenza di Gauguin come un abbandono.
Nel 1889, tormentato da crisi depressive, l’artista si fece volontariamente internare nella clinica di Saint-Rémy. A questo periodo risalgono ben centoquaranta dipinti, fra i quali vale assolutamente la pena citare la celebre Notte stellata, oggi esposta al Museum of Modern Art di New York.
Il 16 maggio 1890 Vincent lasciò definitivamente Saint-Rémy per raggiungere il fratello a Parigi per alcuni giorni.
La sera del 29 luglio 1890 Van Gogh morì a causa di un colpo d’arma da fuoco, forse autoinflitto.
La tormentata esistenza di Van Gogh, trascorsa per lo più in solitudine ed indigenza e il suo carattere instabile, a tratti incomprensibile; fu un’interminabile ed itinerante viaggio alla ricerca di serenità e amore. Nel corso della sua vita il pubblico non ha reso giustizia alla sua grandezza, il successo delle sue opere arriverà, infatti postumo alla morte.
“Van Gogh Shadow – Dipinti Animati”
Questo è il nome della mostra dedicata al grande artista olandese da Luca Agnani, che lavora insieme al suo team, animando le architetture con la tecnica del Video Mapping 3D.
Il progetto risale al 2013 e nasce dallo studio attento delle ombre dei dipinti dell’artista olandese, che visto il grande successo riscosso, in diversi paesi nel mondo, nel 2016 si trasforma in una mostra di dieci video, che riproducono in loop il giorno e la notte nei quadri di Van Gogh.
L’idea innovativa e particolare, come spiega lo stesso Agnani, nasce infatti, osservando “La Stanza” di Vincent ad Arles, e dal desiderio di voler aggiungere profondità e tridimensionalità agli spazi, aggiustando le luci e le ombre presenti nel quadro.
Dopo essere stati esposti per un mese, durante le festività natalizie nel Palazzo dei Priori del Comune di Viterbo, e in diversi musei (tra i quali il Van Gogh Museum di Amsterdam), i dipinti animati di Agnani sono approdati dallo scorso Settembre nella Galleria Commerciale Porta di Roma (Via Alberto Lionello 201, Roma).
Queste le 10 opere, quasi tutte realizzate durante il soggiorno arlesiano di Van Gogh del 1888, che potranno essere ammirate all’interno della mostra: Il ponte di Langlois; I Girasoli; Barche da pesca sulla spiaggia di Saintes-Maries-De-La-Mer; Natura morta con tavolo da disegno, pipa, cipolle e cera; La Casa Gialla; Sera-l’Orologio (dopo Millet); Veduta di Saintes Maries, Arles; La stanza di Van Gogh ad Arles; Fabbriche a Asnieres visto dal Quai de Clichy; Autoritratto, 1887.
Attraversando una semplice tenda nera il visitatore si trova immerso nei quadri animati. Le luci si accendono nelle finestre, le stelle si illuminano, le persone camminano in città e i cavalli trottano sul ponte di Langlois, le ombre si muovono come i fili d’erba e l’acqua del fiume o del mare che lambisce le barche di St Marie. L’innovativa tecnica di produzione digitale in 3D trasmette una sensazione di piacevole stupore al visitatore che viene trasportato nei luoghi e nel tempo dell’artista. Sembra quasi di essere accanto a Van Gogh mentre dipinge quei paesaggi meravigliosi che prendono vita davanti ai nostri occhi.
Tra gli scopi della mostra, c’è la speranza di coinvolgere i ragazzi più giovani, avvezzi alla tecnologia, avvicinandoli all’arte non più statica nei libri d’arte.
La mostra “Van Gogh Shadow – Dipinti Animati” è visitabile gratuitamente dal 30 settembre al 29 ottobre, all’interno del Centro Commerciale (esperimento lodevole, speriamo riuscito).
Previste anche visite guidate per le scuole.
Alessandra Diani per http://policlic.it